Percorso di memoria: Monumento ai caduti sul lavoro

2013 Castelcovati (BS)

Concorso di idee

Team: arch. Graziano Pontoglio.

ABSTRACT

Nel presente percorso progettuale il tema delle morti sul luogo di lavoro è stato affrontato analizzando diversi livelli tematici, al fine di proporre un’opera il più possibile dinamica, evocativa e al contempo fonte di diversi stimoli per l’osservatore.

 

Architetto Giuseppe Mondini - Monumento ai Caduti sul Lavoro
Architetto Giuseppe Mondini - Monumento ai Caduti sul Lavoro
Architetto Giuseppe Mondini - Monumento ai Caduti sul Lavoro
Architetto Giuseppe Mondini - Monumento ai Caduti sul Lavoro
Architetto Giuseppe Mondini - Monumento ai Caduti sul Lavoro

L’idea sviluppatasi si pone come obbiettivo principale quello di andare al di là del mero concetto di memoria impotente e di semplice ricordo di chi è stato vittima del suo lavoro; al contrario intende promuovere una riflessione più ampia, basata sul prima, sul durante e sul dopo di un evento decisivo per le sorti di un uomo e della sua famiglia, per favorire una riflessione finalizzata a comprendere l’importanza della prevenzione e dell’impegno necessario perché eventi così traumatici nei luoghi di lavoro continuino a verificarsi. Per quanto detto, l’opera può idealmente essere scomposta ed analizzata nei suoi quattro elementi costitutivi, attribuendo ad ognuno il suo specifico significato.

Il libro

Il monumento si struttura all’interno dello spazio che idealmente si crea fra le pagine di un libro, una quinta che, oltre ad essere lo sfondo materico su cui poggia tutta l’opera, vuole rappresentare lo sfondo del percorso di vita dell’essere umano, il luogo immateriale ove ogni uomo scrive la sua storia, la sua evoluzione e il suo percorso di crescita.

La vita

La vita con i suoi periodi/eventi significativi è rappresentata dai volumi che, nella struttura dell’opera, rappresentano dapprima la stabilità e le certezze dell’infanzia e divengono, poi, elementi instabili e minacciosi. La spensieratezza lascia il posto a responsabilità e rischi annessi, alle energie messe in campo per impedire il verificarsi di eventi drastici e traumatici che, tuttavia, vanno al di là delle possibilità concrete di previsione e controllo dell’uomo e possono all’improvviso divenire triste certezza.

La figura umana

L’individuo umano viene rappresentato a metà tra il visibile e il non visibile, tra l’essere e il non essere più. Si tratta di un uomo che in un istante può divenire mero ricordo e, da lì in poi, solo memoria minacciata dall’oblio del tempo che scorre.

La traccia

Al punto focale dell’intero monumento è dato rilievo attraverso la traccia che a terra conduce al cuore dell’opera: in corrispondenza dell’intersezione dei percorsi pedonali, è stato individuato un taglio nella pavimentazione che vuole essere un esplicito invito materico rivolto all’osservatore, affinché si avvicini, viva e condivida la portata simbolica dell’opera e sia stimolato alla riflessione sul tema e compia un percorso in memoria di chi è stato vittima, ma può continuare a vivere.

CONCEPT

Sviluppando l’oggetto del concorso, la soluzione progettuale proposta si spinge a caratterizzare idealmente al contempo anche il contesto circostante l’opera, proponendosi di ridefinire attraverso semplici elementi qualificanti l’intorno più prossimo al monumento inteso in senso stretto.

Il progetto prevede, in tal senso, due elementi: la quota d’imposta dell’area verde che accoglie il monumento e la porzione di pavimentazione d’angolo prevista in corrispondenza dell’intersezione dei percorsi pedonali.

In relazione al primo aspetto, è previsto di elevare di 20 cm la quota di parte dell’area verde posta ad est, creando un rialzo “contenitivo” attraverso un bordo in acciaio Cor-ten, quasi ad incorniciare l’opera, per divenirne parte integrante.

Per ciò che concerne il secondo aspetto, invece, è prevista la pavimentazione in pietra naturale di colore chiaro che, conferendo un taglio netto alla porzione d’angolo, completa la veduta d’insieme dell’intervento, divenendo parte del suo basamento grazie ad un gioco di cromie che coinvolge l’osservatore, attirandolo.

Il cuore dell’opera è costituito da una quinta formata da due ali convergenti su cui si stagliano volumi di varie dimensioni addossati gli uni agli altri ed una sagoma antropomorfa che, per metà, sporge dalla quinta stessa.

Essa è lo sfondo del monumento vero e proprio, composto di un telaio in tubolari metallici esternamente rivestito interamente in lamiera di acciaio Cor-ten (peraltro già presente come rivestimento della facciata dell’ingresso del cimitero).

La raffigurazione dell’uomo così studiata costituisce il completamento dell’opera ed uno dei suoi tratti più significativi. In notturna, sarà poi possibile cogliere la fugacità della esistenza umana di fronte alla morte improvvisa e tragica grazie alla sorgente luminosa posta all’interno della quinta, che riempie di luce l’incisione, restituendo un effetto in negativo della sagoma visibile con luce diurna.

Architetto Giuseppe Mondini

Via del Lavoro, 66
25030 Castelcovati (BS)
PI 03326620980
Tel Studio 030 808 9271
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